Quante volte ti hanno detto "prima di parlare, conta fino a dieci". Ti invito a rispondere "si, io penso e conto anche fino a venti ma prima, io ascolto". Qui non si tratta di sentire ma di ascolto attivo, di comunicazione efficace. E non è semplice.
Molte volte siamo distratti da ciò che ci circonda. Il nostro cervello è in ascolto passivo, pensa alla domanda successiva anziché concentrarsi sulla risposta dell'interlocutore. L'ascolto attivo richiede consapevolezza e sforzo per rimanere presenti e impegnati nella conversazione, dando all'altro il tempo e lo spazio per esprimersi appieno.
L'ascolto attivo nella negoziazione
"L’ascolto attivo è gratis ed è l’unica concessione che si fa in negoziazione senza chiedere nulla in cambio."
L'ascolto attivo non è un segnale di debolezza, non è un rifiuto della nostra autostima, bensì una dimostrazione pura consapevolezza emotiva, forza e saggezza. Mostra che si è disposti ad accogliere il punto di vista dell'altro e che si sta cercando di creare una base di comprensione reciproca. Ascoltare non significa necessariamente essere d'accordo, bensì cercare di capire appieno le sensazioni, le ragioni e le motivazioni dell'altro.
Si crea un collegamento emozionale quando l'interlocutore si sente ascoltato e compreso. C'è feedback, c'è comunicazione. Questa psicologia positiva ha un impatto significativo sul raggiungimento di accordi soddisfacenti e sulla qualità della relazione.
Nel mio libro "Il Puzzle della Negoziazione Strategica", l'importanza dell'ascolto attivo viene sottolineata ed esemplificata differenti volte nell'ambito del processo negoziale!
3 Tecniche di Ascolto Attivo
Facciamo un esempio di dialogo tra 2 amiche, Lisa ed Emily.
In questa situazione, Emily mostra né comunicazione assertiva e né spiccate doti d'intelligenza emotiva. Non fa domande approfondite o cerca di comprendere le preoccupazioni dell'amica. La sue risposte sono egocentriche, trascurano le esigenze di chi cerca un supporto emotivo. Sebbene sia una comunicazione non violenta, può essere interpretata come una mancanza di rispetto per Lisa.
Le 3 semplici e implementabili tecniche di un "mindfulness active listening" (consapevole ascolto attivo in inglese) sono:
Parafrasare: riformulare ciò che hai sentito dall'altra persona in modo da confermarne la comprensione e mostrare che si è impegnati in un ascolto riflessivo. Emily potrebbe dire: "Capisco che non è stata una giornata di lavoro tranquilla e normale. Questo ti sta creando stress".
Interrogare: porre domande aperte che incoraggiano l'altro a esprimersi ulteriormente e a condividere più dettagli. Dunque, Emily potrebbe chiedere: "Quali sono i principali fattori che ti assillano e minano il tuo benessere psicologico?"
Riconoscere: dedicare attenzione e notare le emozioni sottostanti per poi proiettarle sull’altro in una frase che mostri empatia. Se Lisa sembra afflitta mentre parla, Emily potrebbe pronunciare: "Sembri davvero frustrata riguardo a questa situazione."
Conclusioni
In conclusione, l'ascolto attivo è una competenza cruciale, il cui significato risiede proprio nella capacità di essere presenti e partecipativi nella conversazione. Va oltre il semplice "sentire": implica fare domande per chiarire, riflettere ciò che è stato detto e dimostrare un interesse genuino. Quando sincero, l'ascolto efficace promuove una comunicazione chiara, aiuta la crescita personale, rafforza la fiducia reciproca e contribuisce a un ambiente sano. In ambito professionale, è uno strumento potente per la leadership empatica. Quindi, la prossima volta che ti trovi in una situazione di negoziazione, prima di parlare, ascolta!
Se vuoi essere ascoltato o praticare insieme queste 3 tecniche di ascolto attivo, scrivimi pure a kairosgoodfriend@gmail.com o prenota una consulenza personalizzata oppure un buon caffè!
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